Lo Shiatsu è stato “codificato” in tempi abbastanza recenti ma la sua origine è da ricercarsi nelle antiche pratiche manipolatorie di Cina, India e Giappone. Tamai Tempaku tra il 1910 ed il 1920 pubblica il primo libro intitolato “Shiatsu Ho“, sempre in quegli anni appaiono le “prime” tecniche basate sull’uso della pressione su diverse zone del corpo alle quali viene dato il nome di Shiatsu. Sarà nel 1955-1964 che il Ministero della Sanità Giapponese darà il proprio riconoscimento ufficiale, grazie all’opera del M° Tokujiro Namikoshi.
Lo Shiatsu, nonostante la sua recente definizione, affonda le proprie radici in diverse antiche culture orientali, notoriamente ricche di Arti per la Salute; si parla addirittura del 3000 a.C. quando ci si riferisce ai primi documenti che parlano di “recupero del benessere e mantenimento dell’armonia con Universo”.
In queste culture era inscindibile la relazione “tra uomo e natura”, le numerose pratiche per la salute, ed il Benessere erano inserite in un ampio contesto sia filosofico che spirituale ed abbracciavano ogni aspetto della vita dell’essere umano.
Risale al VII° secolo il passaggio in Giappone di alcune di queste pratiche manipolatorie grazie a monaci buddisti; la ricca tradizione cinese approdò in terre fertili e dette avvio ad uno sviluppo che ancora oggi costituisce un patrimonio di inestimabile valore culturale. In una pubblicazione risalente al 700 d.C. si fa riferimento al massaggio chiamato Anma (Codice Taiho).
Alla fine del 900 d.C. viene elaborato il primo testo di medicina Giapponese in 30 volumi dal nome Ishinpo, in questo volume vengono raccolti numerosi elaborati di origine Cinese.
Le tecniche pressorie avevano già trovato spazio in vari ambiti e con differenti denominazioni, ma è in Giappone che trovano una nuova, singolare forma di trattamento chiamato Shiatsu, che ha avuto una enorme diffusione a livello mondiale.
Quattro sono i maestri che hanno maggiormante influenzato e caratterizzato lo Shiatsu moderno:
- Tokujiro Namikoshi
- Shizuto Masunaga
- Katsusuke Serizawa
- Yuji Yahiro
Le origini della tecnica si fanno risalire ai primi anni del XX secolo grazie al M° Tamai Tempaku che unifico l’antica arte tradizionale con le moderne conoscenze di anatomia e fisiologia importate dall’occidente. Questa nuova metodica fu chiamata prima Shiatsu Ryoho, poi Shiatsu Ho che significa “metodo di pressione con le dita.
In seguito fu il M° Tokujiro Namikoshi (laureato in fisioterapia), integrando conoscenze differenti, a fondare la Clinica di Pressoterapia che che, stante l’ambito politico del tempo, ebbe una impostazione culturale e pratica di tipo esclusivamente occidentale.
Qualche anno dopo, il M° Shizuto Masunaga, (psicologo e studioso di Medicina e Filosofia Cinese), dopo aver insegnato nella scuola di Namikoshi per diversi anni, fonda l’Istituto Yokai di Tokio. Dopo la sua morte alcuni allievi della scuola Yokai contribuiscono allo sviluppo ed alla diffusione dello Shiatsu in America ed in Europa.
Lo Shiatsu si diffonde in tutto il Giappone attraverso l’insegnamento del M° Namikoshi, ancora oggi è la principale scuola di Shiatsu in Giappone, ma è con il contributo del M° Masunaga che lo Shiatsu riceve una spinta ulteriore arrivando ad esprimere la sua profonda identità. La sua tecnica tiene conto non tanto degli aspetti anatomico/funzionali, quanto di quelli psicologici ed energetici, strutturando uno stile molto personale. L’uomo viene visto come un insieme Mente/Corpo/Spirito, una realtà Energetica prima che fisica.
E’ nel 1957 che il Ministero della Sanità Giapponese riconosce la prima scuola di Shiatsu, nel 1964 lo Shiatsu ottiene il riconoscimento come terapia autonoma dalle altre pratiche di massaggio e di Anma.